venezia 13 febbraio 2011

venezia 13 febbraio 2011
VENEZIA 13 FEBBRAIO 2011 - (manifesto - su idea di Chiara Mangiarotti, realizzazione di Giulia Pitacco)

DOCUMENTI - ROMA 1-2 GIUGNO 2013


IN QUESTA PAGINA DEL BLOG VOGLIAMO RACCOGLIERE I DOCUMENTI IN PREPARAZIONE DELL'ASSEMBLEA NAZIONALE DEI COMITATI SNOQ-ROMA 1-2 GIUGNO 2013


Assemblea Nazionale dei Comitati Se Non Ora Quando? 
L Assemblea Nazionale dei Comitati Se Non Ora Quando? riunitasi a Roma il 1 e 2 giugno, presso la Casa internazionale delle Donne, ha concluso una ricca e partecipata discussione incentrata sui nodi politici ed organizzativi del movimento concordando di intraprendere un percorso di transizione verso la nuova organizzazione del movimento. I passi di questa nuova fase, approvata con larghissimo consenso nel segno di una maturazione organizzativa del movimento, sono di seguito riportati:...........
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https://docs.google.com/document/d/1oCvbCu2pGp1JfN5o18V9LaMjWAkOx22GsBTJr0VARl8/edit

Nasce “Se non ora quando – Factory”

13-06-2013 10:53:40 ARTICOLI NAZIONALI SNOQ

Una parte dell’ex Comitato promotore nazionale “Se non ora quando” ha dato vita a un nuovo comitato,“Snoq Factory”, coerentemente con le decisioni prese dal movimento durante l’Assemblea nazionale del 1° e 2 giugno 2013. Varie età, talenti ed esperienze per costruire un laboratorio di libero pensiero e di azione politica, fedele all’idea che la libertà femminile è la libertà di tutti, e che la politica tutta è politica delle donne. Vogliamo misurarci con i temi che riguardano la vita materiale delle donne, in cui è radicato il nostro sguardo, ma anche con questioni solo apparentemente neutre, come la crisi della politica e dei partiti o le riforme istituzionali. Lo faremo in autonomia e senza sconti per nessuno. La politica tutta è politica delle donne, ma noi vogliamo sconfinare dai codici angusti della politica maschile: “Snoq Factory” sarà anche sperimentazione di linguaggi e strumenti creativi tratti dalle varie arti e forme di comunicazione che conosciamo e pratichiamo. Le “parole per dirlo”, a volte, vanno inventate.
PS – Nell’elencare i nostri nomi, abbiamo aggiunto i cognomi delle nostre madri: un piccolo gesto simbolico per una battaglia di civiltà che è appena agli inizi.
Elisabetta Addis Saba - Cristina Biasini Puglisi - Alessandra Bocchetti Castellani
Francesca Caferri Nardone - Tatiana Campioni Generosi - Carlotta Cerquetti Divari
Francesca Comencini Grifeo - Sara De Simone Catta - Nicoletta Dentico Crivellaro
Franza Di Rosa Artale - Titti Di Salvo Maggiore - Valeria Fedeli Perico
Ilaria Fraioli Fumanti - Mariella Gramaglia Avallone - Eva Macali Filadelli
Licia Martella Lo Giudice - Fabiana Pampanini Ciani - Marinella Perroni Morello
Sofia Sabatino Catalonotto - Lunetta Savino De Donato - Giorgia Serughetti Bianchi
Viviana Simonelli Giovannini - Loredana Taddei Smeraldi - Anna Zagaglia Angeloni



Documento di Snoq Genova per l’assemblea nazionale
1 giugno 2013, Roma

Con questo documento Snoq Genova rappresenta il suo pensiero e formula una proposta organizzativa da discutere insieme all’assemblea nazionale del 1 giugno con i Comitati Territoriali e con il Comitato Promotore.

1.       TIPO DI ORGANIZZAZIONE DEL MOVIMENTO: crediamo che il movimento debba rimanere con una struttura fluida, non troppo gerarchica, continuando la costruzione di un equilibrio tra l’autonomia dei singoli comitati, il coordinamento tra comitati e la guida/coordinamento nazionale del Comitato Promotore.
2.       Crediamo che sia fondamentale mantenere la Trasversalità e la Pluralità delle nostre identità, che si intrecciano l’una con l’altra e sono refrattarie a divisioni drastiche e per riprendere le parole della filosofa e politica tedesca Arendt : “per quanto siamo colpit* dalle cose del mondo, per quanto profondamente possano scuoterci e stimolarci, esse diventano umane per noi solo quando possiamo discuterne con le/ i nostri compagn*”. Manteniamo quindi attraverso i valori fondamentali di SNOQ la possibilità di ampliare la condivisione.
3.       Snoq deve rimanere un contenitore delle discussioni tra donne come sanno fare le amiche, un contenitore di pensieri e progetti per il bene comune delle donne insieme agli uomini. Il mondo si umanizza attraverso il dialogo. Dialogo e pluralità deve diventare il nostro motto. Snoq deve giungere all'elaborazioni di contenuti e programmi costruiti sull'ascolto delle donne, portando le loro richieste alla classe politica in modo tale che sia costretta a rispondere, agendo sempre come spina nel fianco per conto delle donne.

Il dialogo non deve comunque togliere spazio alla  tempestività nell'azione politica di SNOQ.....................
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https://docs.google.com/document/d/10xqVEoknSIPYQFt2tlpMO83EZp4X63v2KqM_CRXaCmU/edit

*da SNOQ di VERCELLI


Vercelli, 29 maggio 2013 
care amiche dei comitati Nazionale e Torino di SNOQ,
come Comitato Spontaneo Donne Vercelli che dal 13 febbraio 2011 ha aderito alle manifestazioni SNOQ (v. elenco allegato), in vista della costituzione di un comitato SNOQ Vercelli, che si intende come parte di una rete territoriale del movimento nazionale e quindi parte del coordinamento Piemonte, desideriamo esprimere la nostra opinione e avanzare la richiesta di 
ascolto nella riunione del 1-2 giugno a Roma (a cui non potremo partecipare) sui seguenti punti:
1) in merito alla bozza di documento che ci ha inviato Laura Onofri (Torino) inviato in data 19.05 (a seguito della prima riunione dei comitati del Piemonte dell’8 maggio), riteniamo che una motivazione di quel tipo, che mette cioè in rilievo le esperienze negative che si sono verificate a Torino (come pure a Biella), sia penalizzante rispetto a tutto ciò che di buono è stato 
fatto finora.
Siamo tuttavia consapevoli del fatto che darsi delle regole sia fondamentale, e che questo vada fatto proprio sulla base dell'esperienza, senza che però venga data enfasi alla parte negativa: tutti sbagliamo all'inizio, in un processo dove non c'era nulla di simile prima, è fisiologico; però impariamo dai nostri errori, condividiamoli solo tra noi in modo costruttivo, facendo in modo che l'autocritica (e l'imperativo estenuante di evitare ogni contatto con la politica dei partiti) non diventi centrale nella nostra organizzazione interna poiché abbiamo obbiettivi più importanti e urgenti.
Per riassumere: cerchiamo di darci regole (sacrosante perché utili) con un atteggiamento positivo, perché il compito che ci siamo date nel nostro impegno civile è grande, ma è ancora una scommessa nei risultati dei nostri sforzi. ........................
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*da SNOQ di NAPOLI
Care amiche,
è anzitutto un privilegio e un piacere essere qui con voi. Ci sentiamo dentro questo luogo composito e differenziato, non necessariamente conciliato, ma comune. Un bene comune, com’è stato definito. E sentiamo di condividerne con voi tutte la cura e la sua difesa.                                                                                                     
Le donne del comitato di Napoli non sono donne della politica, nel bene e nel male. Qui preferiamo parlare del bene: questa condizione ci consente molte contaminazioni tra differenti status e sensibilità femminili, ci fa prendere in considerazione quella certa diffidenza verso le forme della partecipazione consolidate, riesce spesso a generare un rapporto utile con le istituzioni, salvaguardando l’autonomia dalle rappresentanze politiche istituzionali.
Con le donne si possono riempire le piazze, ma poi il giorno dopo devi cercare di annodare fili, fare proposte, accogliere consensi, misurare i percorsi e i risultati. Non tutte sono disposte a farlo perché la vita delle donne è occupata dal lavoro e dalla gestione delle stanze di vita quotidiana. Se questo vuol dire essere avanguardia, allora forse lo siamo.
Il metodo fa la differenza e la misura del nostro agire sono le donne e il loro giudizio; ci serve la capacità d’ascolto, cerchiamo di ritornare indietro o farci da parte se necessario, sapendo che SNOQ è un punto fermo, ma è anche parte della galassia dell’agire politico delle donne.

Ci sforziamo di partire davvero da noi e di individuare quello che sentiamo importante concretamente. .......................
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*da SNOQ TORINO E DINTORNI
Proposta di documento
Il Comitato Promotore ha svolto in questi anni un ruolo prezioso ed insostituibile nel dare incisivita' e  visibilità al movimento.  Crediamo  che sia importante per  tutti i Comitati cercare di non disperdere questa forza che SNOQ ha dimostrato e che e' preziosa per le donne ed e' quindi importante che le polemiche che hanno recentemente bloccato l'azione del Comitato Promotore vengano risolte. 
L’esperienza di Siena ha sottolineato come le forme di intervento e di azione delle donne possano essere molteplici e come in questa molteplicità e pluralità di azioni stia la forza e la ricchezza del movimento.  Il movimento delle donne  ha dimostrato  di essere fortemente caratterizzato da azioni e presenza capillari e locali con una forte presenza sulle tematiche del volontariato e dell’associazionismo. Questa è una specificità preziosa che va conservata.
Proponiamo di utilizzare le capacita' ed il pragmatismo di cui le donne danno spesso prova per superare le divisioni e le differenti posizioni che ora si stanno verificando e che spesso sono inevitabili nei movimenti. 
             Per il Comitato di Torino è importante ribadire che l’incontro di Siena e quello che da quell’incontro ne è scaturito (la carta d’identità dei Comitati) è da considerarsi il momento fondativo  del movimento  ed è stato il collante che ha consentito sino ad oggi di tenere insieme Comitati molto eterogenei per molti aspetti: per composizione, età, opzioni politiche, esperienze in altri movimenti, partiti, sindacati  e sparsi su tutto il territorio nazionale. Da qui dobbiamo ripartire! 
SNOQ ha come uno dei suoi  principi fondanti la trasversalita' e la pluralita': pensiamo che proprio ora che ci sono opinioni differenti sia il caso di praticare questi principi.
Per quanto riguarda i rapporti con le organizzazioni dei partiti, come Comitato di Torino noi riteniamo che il movimento debba mantenere e riaffermare   la propria autonomia rispetto ai partiti  per  rappresentare al meglio le esigenze e le istanze delle donne ed  interloquire con la politica in modo assolutamente paritario. .................
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https://docs.google.com/document/d/1TTOWgJhk30fqai3nK0brIY3_sX_DnlILrs92Q5Gxg4Q/edit

* da SNOQ BOLZANO

SNOQ 1 – 2 giugno 2013 – Roma

PREMESSA
Il 13 febbraio ha cambiato le vite di tante di noi. Di chi ha praticato attivismo femminista negli anni ’70 e si è ritrovata di nuovo, a confrontarsi con la questione di genere, di chi non aveva mai partecipato alle manifestazioni femministe in quegli anni, per età, cultura, formazione e che lo ha fatto il 13 febbraio e dopo.
La carta d’identità di SNOQ, ha convinto tutte, che ci si poteva stare, che c’era un posto per tutte.

SNOQ: CIO’ CHE E’ STATO
Il 13 febbraio, l’8 marzo i fiocchi rosa sui monumenti-ponti, Siena luglio 2011, l’11 dicembre 2011, Mai più complici l’appello, il lavoro a Bologna, la rappresentanza politica a Milano, Dallo sguardo sulle donne, allo sguardo delle donne - Merano, Mai più complici – Torino, Roma novembre 2012, Roma dicembre 2012, Le parole per dirlo, Ancona aprile 2013, la ricerca dell’Università di Trento, e tanto altro ancora
Politicamente
Abbiamo rappresentato un movimento d’opinione politica. Abbiamo inciso sulla formazione dell’opinione politica delle cittadine e dei cittadini, abbiamo dato l’opportunità concreta di essere cittadine attive a tante donne.
Organizzativamente
Siamo state organizzativamente molto aperte, molto liquide, con una grande indipendenza da parte dei comitati locali, e una “testa pensante” su scala nazionale, che dettava le linee guida, nelle quali molte di noi si riconoscevano e ancora si riconoscono.
Mediaticamente
Siamo state una presenza “sul pezzo” ogni volta che ce n’era bisogno. Anche grazie a questo, non solo, ma l’anche è d’obbligo, in una trasmissione nazional-popolare come Sanremo si è parlato di violenza contro le donne, e se n’è sentito parlare in maniera incisiva nel discorso di insediamento della Presidente della Camera.
  
SNOQ: CIO’ CHE E’
Una risorsa a cui attingere, attraverso la quale arricchirsi mutuamente, proprio perché costruita da tutte quelle donne che ci hanno creduto. Un patrimonio indisponibile. Non può essere considerato più di una, che dell’altra. Tutte abbiamo contribuito, come potevamo a fare di SNOQ la grande ricchezza che oggi rappresenta per il Paese.  
Politicamente
Tante donne si sono candidate. Tante donne sono state elette. Più di prima. Abbiamo fatto esperienza, pratica, ci siamo formate al mondo della politica. Anche chi non ci avrebbe mai pensato.

All’interno di SNOQ abbiamo figure di rilievo che hanno cariche istituzionali importanti. Tante di noi vengono “cercate” oggi dai partiti, perché rappresentano un “tipo” di donna politicamente interessante, che può fungere anche da modello. ..........
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https://docs.google.com/document/d/1Xs4nDpVKxrJFCkXP_N9St8NtuNv9itPojTSix3S_xnQ/edit

*da SNOQ di CASTELVETRANO
Se non ora quando? 
In attesa dell’Incontro Nazionale dell’1-2 giugno 2013
Riflessioni di:Mariella Pompei 
(Per il Comitato Territoriale Di Castelvetrano)
Sono trascorsi due anni da quel 13 febbraio 2011, data emblematica e storica per questo nuovo Movimento che ha visto nascere l’intesa di donne diverse per età, per confessione religiosa, per identità culturale, per ideologie politiche e quant’altro, ma unite da un unico desiderio quello di rivendicare per sé e per tutte le altre donne Italiane un ruolo socio-politico-istituzionale non discriminante, solo perché “donna”.
Il Movimento nasce principalmente per contrastare una stagione di crisi socio-politica che vede protagoniste donne che si umiliano alla volontà di certi personaggi politici e che considerano la donna solo per soddisfare “dei bisogni sessuali”, come tante pedine da mettere qua e là secondo logiche irrazionali.
SNOQ è un movimento di donne, laureate, diplomate, studenti, lavoratrici, casalinghe, ma unite e preparate intellettivamente a rimuovere quella forma mentis che sinora ha emarginato o poco considerato le donne in tutti quei ruoli che sono stati prettamente maschili.

Il Movimento è riuscito a consolidare un tessuto territoriale così ampio da coinvolgere l’Italia intera. Da Nord a Sud comprese le isole, le donne si sono sentite partecipe di promuovere e mandare avanti tutte quelle iniziative che sono valse a sensibilizzare temi come Femminicidio, Stalking, che sino al 13 febbraio 2011 passavano in sordina. Poco si parlava o quasi niente di storie umane che portano sino ai gravissimi episodi di cronaca nera, per citarne qualcuno come il caso ultimo di Fabiana una ragazzina di 16 anni. Ancor più grave l’intervento della stampa che spesso non comprende la gravità di questi episodi, nel caso specifico di Fabiana il primo comunicato del TG riportava come notizia l’uccisione di una giovane donna. A 16 anni, non si può utilizzare il sostantivo “donna”, Fabiana era solo una “ragazzina”, un’adolescente, una fanciulla che aveva davanti a sé tutta una vita da progettare e decidere in che modo avrebbe voluto viverla, invece tutto è finito con la sua drammatica uccisione, ancora più grave per mano di un ragazzino di 17 anni. E qui ci fermiamo perché avremmo tanto da dire riguardo all’educazione dei nostri giovani su temi più che mai attuali come Femminicidio, Bullismo, Stalking.............
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*Dalla costruzione di un immaginario
alla forma condivisa di un movimento:
Se Non Ora, Quando?
(Documento elaborato da una riflessione comune di:
Elisabetta Addis, Cristina Biasini, Francesca Caferri, Carlotta Cerquetti, Francesca Comencini, Cecilia D’Elia, Nicoletta Dentico, Titti Di Salvo, Valeria Fedeli, Mariella Gramaglia, Eva Macali, Marinella Perroni, Lidia Ravera, Sofia Sabatino, Lunetta Savino, Giorgia Serughetti e Loredana Taddei del Comitato Promotore di Se Non Ora Quando?)
Proposta di organizzazione

Questa proposta nasce dalla convinzione che SNOQ è un bene comune, un attore necessario alla società italiana.  La sua evoluzione in una forma organizzativa chiara e condivisa è condizione indispensabile per una sua efficace azione nella realtà del nostro paese. L’ ipotesi di organizzazione qui formulata in vista dell’incontro l’ 1-2 giugno,  scaturisce dall’urgenza di:
·        Superare il vuoto di un rapporto non codificato tra il Comitato Promotore (CP) e i comitati;
·        Favorire la democrazia dentro SNOQ, attraverso regole trasparenti di partecipazione e la definizione di un patto di reciproca responsabilità, nella chiarezza dei compiti e dei rispettivi ruoli;
·        Riconoscere e valorizzare le diversità (geografiche, di esperienze, di conoscenze, etc.), facendole interagire in una dinamica positiva, per sostenere la vitalità della variegata comunità di SNOQ e rafforzarla;
·        Assumere decisioni condivise in tempi rispondenti alle esigenze del movimento;
·        Alimentare e diffondere una cultura politica condivisa sulle tematiche di genere;

·        Creare una struttura rappresentativa riconoscibile, in grado di sostenere lo sviluppo di un soggetto politico che deve tornare ad essere ambizioso, propositivo,  forte e autorevole. ....
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https://docs.google.com/document/d/1JCwVTcbA74xQMCgnfCbaxj5kKpBjRqXwOT7vQsxSdPc/edit


Riflessioni in vista del 1 giugno

(Documento elaborato da una riflessione comune di:
Elisabetta Addis, Cristina Biasini, Alessandra Bocchetti, Francesca Caferri, Carlotta Cerquetti, Francesca Comencini, Cecilia D’Elia, Nicoletta Dentico, Titti Di Salvo, Valeria fedeli, Mariella Gramaglia, Eva Macali, Fabiana Pampanini, Marinella Perroni, Lidia Ravera, Ilaria Rovarino, Sofia Sabatino, Lunetta Savino, Giorgia Serughetti e Loredana Taddei
Del Comitato Promotore di Se Non Ora Quando?)

SNOQ: lobby o movimento?

Le contraddizioni che sono venute alla luce con evidenza sempre maggiore nell’ultimo anno di vita di SNOQ non sono (solo) l’effetto del mutare delle condizioni esterne o interne, ma hanno radici nel momento fondativo, nella genesi di questo nostro “soggetto politico autonomo”, come amiamo definirci.
Nato da un piccolo gruppo di donne che si era fino ad allora prevalentemente misurato con l’esperienza del teatro politico e che in preparazione della manifestazione del 13 febbraio ne ha cercate ed aggregate altre, di appartenenza varie e trasversali, SNOQ come movimento è stato un esito per molti versi inaspettato per le sue stesse promotrici.
L’immenso successo del 13 ha dato al nucleo fondativo due cose che prima non aveva: una grande forza, data dal milione di donne e uomini scesi in piazza, e un piccolo potere contrattuale con le parti politiche. Natalia Ginzburg, in un saggio, parla di piccole e grandi virtù, sono le grandi virtù che dobbiamo insegnare ai nostri figli: non regaliamo loro una bicicletta perché hanno studiato bene ma regaliamogliela per provare il piacere di andare lontano, liberi e veloci. La nostra grande forza e il nostro piccolo potere, le piccole e le grandi virtù, sono state troppo spesso confuse tra loro. E questa confusione ha contribuito a distorcere il concetto di trasversalità, che è stata non solo caratteristica fondativa, ma ingrediente essenziale della  nostra forza.
A Siena è stata prospettata la costituzione di SNOQ come movimento organizzato, che raccoglieva e rilanciava la forza del 13 febbraio, la storia successiva del movimento ha mostrato la tensione crescente tra le richieste di partecipazione diretta alla direzione politica del movimento e l’approccio verticistico del CP. Parallelamente si è delineata la difficoltà di far coesistere la messa in campo della “grande forza” con l’esercizio del “piccolo potere”. SNOQ movimento e SNOQ lobby sono divenute identità e strategie d’azione alternative, poli intorno  cui si è addensata la divisione nel CP, nei comitati, nella rete.

Questa divisione noi crediamo abbia origine del modo in cui è stata concepita e poi interpretata la trasversalità. ….
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https://docs.google.com/document/d/1SLHal1yGs_vG37nUAzh33wZD_DCkE0a_j8jdJr0MrH0/edit




*DA SNOQ DI ROMA
Contributo SNOQ Roma per la discussione del 1-2 giugno
 Nei due anni che ci separano dalle straordinarie piazze del 13 febbraio, dall’assemblea di Siena e da altri importanti appuntamenti e iniziative che hanno dato corpo alla idea e agli obiettivi di SNOQ come autonomo soggetto politico,  si è affermato il protagonismo di numerosi Comitati territoriali quali luoghi di incontro, elaborazione politica di tante donne, singole ed associate, diverse per età, percorsi,  ma accomunate dalla volontà di lavorare insieme per un Paese a misura di donne.
La ricchezza e la pluralità di esperienze prodotte dai comitati ha consentito un radicamento di Snoq nel territorio, esprimendo la complessità e la diversità delle condizioni di vita e di lavoro , favorendo quella ricerca di allargamento di un protagonismo e di una azione specifica delle donne in  una fase particolarmente critica che vede accentuare le disuguaglianze di genere e le distanze tra diritti affermati e libertà reali. 

Crediamo che il nostro movimento, così come è cresciuto e si è evoluto, pur tra difficoltà e contraddizioni  possa e debba svolgere un ruolo importante per  il riconoscimento della libertà femminile, per dar voce ai bisogni ed ai desideri delle donne, per affermare  il rispetto di diritti negati. Ma è necessario aprire una nuova fase attraverso un rinnovato “patto di autenticità in grado di tradurre la nostra appartenenza a Snoq nel segno della piena autonomia di pensiero e di azione” così come fortemente emerso dall’incontro di Ancona del 6/7 aprile, chiarendo e riaffermando la nostra identità  e definendo quelle regole indispensabili per garantire nel contempo efficacia,  trasparenza e democrazia nella nostra azione. ..........
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*DA SNOQ DI CERVETERI
Contributo di Senonoraquando-Cerveteri 
per l’assemblea dell’ 1 e 2 giugno 
Condividiamo il documento di Ancona, che riteniamo in tutta la sua articolazione un’utile base di discussione.
Anche noi sperimentiamo l’autorevolezza di Snoq quando dialoghiamo con le istituzioni, segno di una identità riconosciuta che non dobbiamo  e non possiamo perdere. Non così però quando ci rapportiamo con la cittadinanza: nella nostra città la grande maggioranza di cittadine e di cittadini non conosce Snoq.
E’ comprensibile questo “non riconoscimento” in un movimento così giovane. Tuttavia la crisi culturale, sociale, politica ed economica del nostro paese, e l’aggressività che ne è conseguita, è così grave che sentiamo forte l’urgenza di un nostro agire politico più efficace e più incisivo.
Quando la nostra reiterata richiesta di una rappresentanza paritaria viene umiliata, sperimentiamo l’impotenza dell’assenza di un passaggio successivo, e se può essere consolatoria la presenza femminile nel l’attuale governo del Paese, c’è anche la consapevolezza di sapere che essa sia stata decisa e concessa in maniera unilaterale.

L’impressione è che lo straordinario lavoro, di ricerca e di azioni, portato avanti dai comitati territoriali in questi due anni, non si sia tradotto nell’elaborazione di una visione capace di operare un reale cambiamento del Paese. Perché ciò avvenga, riteniamo sia fondamentale definire il ruolo che vogliamo svolgere e gli obiettivi che vogliamo perseguire. .........
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*da SNOQ TRIVENETO

 DOCUMENTO
SNOQ TRIVENETO (Padova, 25.05.2013) PER
INCONTRO NAZIONALE DI SENONORAQUANDO? (Roma, 1-2.06.2013)

Comitati Territoriali aderenti
SNOQ? di Cittadella, Mogliano Veneto, Padova, Pordenone, S. Donà di Piave, Udine, Venezia, Verona, Vittorio Veneto.

            Se Non Ora Quando? è un bene comune: è entrato nell’immaginario del Paese. Le donne hanno trovato finalmente uno spazio per esprimere una nuova dimensione del loro esistere come pensiero e azione nel segno dell’autonomia.
            Hanno ripreso a pensarsi soggetti protagonisti della scena pubblica e sotto questa spinta molte sono entrate in politica con una nuova ottica sul loro ruolo, altre hanno potuto incontrarsi nei territori per condividere e attuare le caratteristiche fondanti della carta dell’identità di Snoq?:
a - la libertà, la forza  e l’autonomia delle donne in tutti i campi.
b- il coinvolgimento delle diverse associazioni di donne e delle organizzazioni professionali delle donne.
c - l’adesione a titolo personale delle donne dei partiti e dei sindacati.
d - la pluralità politica ,culturale e di credo.
e - l’esplicita attenzione alle giovani e ai giovani.
 f - l’utilizzo di un linguaggio trasversale plurale nella comunicazione.

            I comitati hanno lavorato  su obiettivi individuati come emergenze , ovvero le libertà e i diritti negati o ignorati, che hanno richiesto e richiedono un’azione decisa sulla scena pubblica  e ben delineati nella Carta di identità di Snoq?  e che sono:
- lavoro, welfare
-  maternità negata
- violenza contro le donne
- presenza paritaria
- immagine delle donne veicolata dai media
- coesione sociale e territoriale e Europa

- legalità.........
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https://docs.google.com/file/d/1VK5F5N82Qddu4KB9WGrNHMiLpxKPIM1bZB4Sqv2eJV3WTvXSrroUB5CFsNMs/edit



*DA SNOQ ANCONA E DINTORNI

PROPOSTA ORGANIZZATIVA  DI   SE NON ORA QUANDO?
ROMA,  1-2  GIUGNO 2013 
Ci riconosciamo nella 
“Carta d'Identità SNOQ del 18 Marzo 2012 - un anno dopo."
Siamo convinte che di SNOQ c'è un bisogno estremo in questo paese, ora più che mai. L'efficacia di un movimento si può fare oggi solo attraverso TUTTE, le amiche "normali", le madri , le zie ,le sorelle ,le insegnanti, le infermiere, le parrucchiere, le sarte, le badanti, le colf, le mediche, le psichiatre, le giornaliste, le operaie, le ballerine, le stiliste, le imprenditrici, le casalinghe, le disoccupate, le cassaintegrate, ecc...........

Il problema oggi, come sappiamo bene non è certo quello di una trasversalità tra destra e sinistra, ma di una  trasversalità sociale. (Olivia Guaraldo - Verona).

Ecco queste parole di Olivia esprimono pienamente il nostro comune sentire.

E' la trasversalità sociale che dobbiamo perseguire affinché Snoq sia motore trainante per una cultura progressista in materia di donne. Che parli ad un pubblico ampio, difforme rispetto ad una appartenenza politica. Che sia perseguita e realizzata nella quotidianità dell’agire di  Snoq attraverso l’attività e l’iniziativa dei comitati territoriali e del CPN.


E' su questa trasversalità sociale che ci auguriamo si trovi la sintesi il 1 e il 2  Giugno....
vedi il documento completo - clicca il link
https://docs.google.com/file/d/1-YcFj-WU9Sh_5i9PjvMj6AIOfxHBF2M7LJ8nR51PPKFmBgY7M5BkE7ekbiJQ/edit


*DA SNOQ DI CAGLIARI


Proposta della governance e di struttura organizzativa di Snoq

La struttura organizzativa orizzontale di SeNonOraQuando potrebbe
essere composta da quattro organi fondamentali: 
l’ASSEMBLEA GENERALE, 
il COMITATO ESECUTIVO, 
il COORDINAMENTO DEICOMITATI E 
I COMITATI TERRITORIALI.
L’Assemblea Generale deve essere la fonte di ispirazione e il
laboratorio politico del movimento. Partecipano all’Assemblea
Generale tutte le persone che si riconoscono nel movimento SNOQ. 
L’ AG formula temi, proposte, linee di orientamento e di azione. Viene
convocata dal Coordinamento dei Comitati almeno una volta l'anno e
tutte le volte che sessioni straordinarie siano considerate necessarie......
vedi il documento completo clicca il link
https://docs.google.com/document/d/1vGT2AEkYaLFylNMPiEH62el513WkcgBCvb66AkqrxvA/edit


*IPOTESI INCLUSIVA SNOQ
(lavoro colettivo a cui hanno partecipato Antonella Anselmo, Anna Carabetta, Rita Cavallari, Cristina Comencini, Licia Conte, Antonella Crescenzi, Ilenia De Bernardis, Fabrizia Giuliani, Francesca Izzo, Donatina Persichetti, Fabiana Pierbattista, Annamaria Riviello, Serena Sapegno, Sara Ventroni)

Snoq.  Ipotesi organizzativa "inclusiva".

Il dibattito pubblico che si sta sviluppando sul nostro sito mostra le nostre profonde diversità, quelle che purtroppo non hanno più trovato una sintesi entro il CP.
A questo si aggiunge che l'ultima fase di vita del movimento ha visto, a fronte di un indebolimento crescente del Comitato Promotore, una maggiore incisività ed autonomia dei Comitati, resa possibile dall'esistenza della Rete, sia pur non organizzata.
In questa cornice i Comitati hanno maturato grande esperienza e hanno mostrato di essere in grado di promuovere iniziative anche nazionali, di grande impatto e valore.
Se non ora quando? è fin dall'origine una rete aperta e circolare, una casa per TUTTE, esempio concreto e in continua trasformazione di democrazia partecipativa; ma anche un laboratorio sperimentale del tutto nuovo e capillare: di elaborazioni teoriche e di pratiche. Questa è la sua forza e la sua capacità di rinnovamento.
Le idee, anche le migliori, se vengono istituzionalizzate in apparati complessi e gerarchici perdono di efficacia e di vitalità. In questo senso credo che bisogna certamente dire sì alle regole, ad oggi inesistenti, ma definirne rigorosamente l'oggetto.
L'ipotesi più adeguata - crediamo - sia di regolare esclusivamente le relazioni tra i comitati e il loro coordinamento, evitando di accentrare il potere decisionale entro un unico luogo.
Viceversa gli sforzi di creare una sintesi stabile e continuativa entro un solo organo decisionale e centralizzato, in una struttura rigida e burocratica (che necessariamente sarebbe di tipo associativo) potrebbero determinare il rischio di paralisi e indebolire l'autonomia dei Comitati. Inoltre, data la disomogeneità delle componenti del movimento, sarebbe assai arduo prevedere criteri di "rappresentanza" equilibrati.

Per questa ragione crediamo che la forma più adatta al movimento sia mantenere ed organizzare una rete aperta, capillare, inclusiva retta su un Accordo paritetico tra comitati (entro i quali, ricordiamo, vi sono donne singole ma anche  associazioni), che richiami nel Preambolo i nostri documenti fondativi. .......... 
vedi il documento completo clicca il link

https://docs.google.com/document/d/1WBhaXvHKLPA1NdQwNIhf8wdy4hJj0lWXYOkLQFCnn0s/edit



"LE NOSTRE PAROLE" (lavoro colettivo a cui hanno partecipato Antonella Anselmo, Anna Carabetta, Rita Cavallari, Cristina Comencini, Licia Conte, Antonella Crescenzi, Ilenia De Bernardis, Fabrizia Giuliani, Francesca Izzo, Donatina Persichetti, Fabiana Pierbattista, Annamaria Riviello, Serena Sapegno, Sara Ventroni)


                                     Le nostre parole

Se non ora quando? è nato il 13 febbraio del 2011 sullonda di quella immensa mobilitazione di popolo che mirava a riscattare la dignità femminile offesa e a porre la  forza e libertà delle donne ma anche la rappresentazione distorta che se ne dava e le loro intollerabili condizioni materiali di esistenza, al centro della vita nazionale. Il declino dellItalia si rispecchiava nella loro marginalità così come ogni speranza di uscita dalla crisi più terribile dal dopoguerra si fondava sul miglioramento delle loro condizioni materiali e simboliche di vita.

Sono state usate parole come dignità, rispetto, amicizia, parole che univano invece che dividere faziosamente, che univano pur dichiarando una chiara posizione. Assecondando questa onda, si è creato un luogo libero, fisico e mentale, di Tutte, tenendo insieme differenti storie personali, appartenenze politiche, culturali, lavorative, religiose, di età. L'essere Tutte e l'essere Donne è divenuta forza collettiva e, quindi, fatto politico. ........
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*ANCONA 6-7 APRILE

Se Non Ora Quando?:
una proposta di modello organizzativo
 Le partecipanti all'assemblea di Ancona hanno provato ad analizzare le esperienze di SNOQ in questi due anni, consapevoli della forza e della novità del movimento e sentendone la responsabilità.
SNOQ è un bene comune: è entrato nell’immaginario del Paese.
L’assemblea ha fatto emergere punti sostanziali fortemente condivisi, pur nelle diverse  sensibilità ed esperienze espresse negli interventi:
·        esiste una relazione tra forme dell'organizzazione e contenuti da promuovere: 
   IL METODO E' SOSTANZA;
 IL TIPO DI ORGANIZZAZIONE DEFINISCE LA NOSTRA IDENTITA': occorre trovare un equilibrio tra necessità e libertà, tra forza ed elasticità;
·  L'INTEGRAZIONE dei diversi piani di azione interni a SNOQ (locale, regionale, nazionale)  è necessaria, e funzionale all’efficace intervento del movimento nella società e nella politica del paese; 
Per un incontro autentico nella condivisione di obiettivi comuni, per dare voce ai bisogni e ai desideri delle donne, occorre definire un patto di autenticità in grado di tradurre la nostra appartenenza a SNOQ nel segno della piena autonomia di pensiero e di azione. E’ essenziale riconoscere la verità dell'esperienza e la libertà delle donne. Le donne possono trovare accordo, anche a fronte di un conflitto , solo se restano ancorate alla materialità della loro vita, lavorando nella verità della loro esperienza e nella libertà mobilitante delle loro aspirazioni.
 Solo attraverso questo patto possiamo. dare risposta alla forte esigenza emersa di lavorare sulla
Materialità delle nostre vite e su obiettivi concreti.  

Il patto ci permette l’azione ed è l'azione che spinge il movimento.  Sentiamo l'urgenza di una maggiore tempestività ed efficacia nell'azione politica di SNOQ.......
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