venezia 13 febbraio 2011

venezia 13 febbraio 2011
VENEZIA 13 FEBBRAIO 2011 - (manifesto - su idea di Chiara Mangiarotti, realizzazione di Giulia Pitacco)

giovedì 13 dicembre 2012

APPELLO IN DIFESA DELL'AUTODETERMINAZIONE E DELLA PRIVACY

          
        La Mia Scelta Viene Prima di Vengo Prima


                                       
FIRMA L'APPELLO
(clicca sul cerchio giallo firma ora)

La LEGGE REGIONALE n. 27 del 27 luglio 2012

DISCIPLINARE LE INIZIATIVE DI PROMOZIONE DEI DIRITTI ETICI E DELLA VITA NELLE STRUTTURE SANITARIE E SOCIO-SANITARIE

“promuove e garantisce nelle strutture sanitarie e socio-sanitarie e nei consultori la diffusione e la divulgazione dell’informazione sui diritti dei cittadini con riferimento alle  questioni etiche e della vita, riconoscendo a tutte le associazioni. ….pari opportunità di comunicazione” facendo riferimento alle “associazioni di volontariato, iscritte nell’albo regionale o riconosciute a livello nazionale”.

La regione Veneto deve emanare a breve il relativo Regolamento attuativo.

Per questo motivo SE NON ORA QUANDO VENETO chiede a tutti di firmare

“Appello in difesa dell’autodeterminazione  e della privacy”.

Le strutture sanitarie, socio-sanitarie e i consultori sono deputate alla cura/accompagnamento/tutela delle cittadine e dei cittadini, in momenti della vita di particolare fragilità fisica e/o emotiva che le/li rendono estremamente vulnerabili.
Devono perciò rimanere luoghi protetti da interventi esterni: permettervi la presenza, in nome di un malinteso diritto all’informazione, di soggetti estranei al personale addetto lede il diritto alla privacy e alla libertà di scelta di ognuno ed espone le pazienti e i pazienti e i loro familiari, a pressioni psicologiche inaccettabili, a prescindere dalle finalità delle singole associazioni.
In questo senso la legge 27 mette in discussione anche l’applicazione della 194/78 di cui non è ancora garantita la piena attuazione per l’alto numero di obiettori di coscienza tra il personale sanitario, penalizzando le donne.
Non accetteremo passivamente che per l’ennesima volta il corpo delle donne e la salute delle cittadine e dei cittadini diventino campo di battaglia per guerre ideologiche.
L’eventuale materiale informativo su temi quali interruzione volontaria di gravidanza, fine vita, testamento biologico, anche se prodotto dalle associazioni più varie, non può assicurare la scientificità, neutralità e laicità del messaggio, irrinunciabili in strutture pubbliche.

Chiediamo
un’azione di responsabilità politica nel pieno rispetto dei diritti riconosciuti dalla Costituzione  perché crediamo in uno stato laico che trova nei suoi fondamenti il rispetto dei principi etici e dei convincimenti morali di ognuno.

Rivolgiamo
Questo appello non solo alle donne, ma a tutti i cittadini e al personale sanitario e socio-sanitario che professionalmente  si dovrà confrontare nella pratica quotidiana con l’attuazione  della legge.
Non vogliamo essere lasciate sole a gestire un attacco di portata collettiva.
Governare significa garanzia, tutela, rappresentanza degli interessi di tutte/ti (valorizzando il sistema sociosanitario, in primis i consultori) e non limitazione, disservizio e pressione ideologica.

SE NON ORA QUANDO-VENETO

Clicca sul link e stampa il modulo per la raccolta delle firme 
https://docs.google.com/spreadsheet/ccc?key=0AkosoLKxz3CGdEpBS2ZIY2RnZ3djLTNsVDJzUFRma3c#gid=0

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