Al signor Sindaco Giorgio Orsoni
Al Presidente del
Consiglio comunale
Ai capigruppo dei partiti in Consiglio comunale
Alla assessora Carla Rey
Alla
assessora Tiziana Agostini
Alla assessora Angela G. Vettese
Alla consigliera Camilla Seibezzi
Noi donne del Comitato Senonoraquando di Venezia siamo
veramente indignate per il voto del Consiglio Comunale .
Invitiamo i consiglieri
dei partiti presenti in Consiglio Comunale a leggere la relazione
presentata al Parlamento dal Ministro della salute il 9 ottobre 2012, che
riporta i dati definitivi sull’obiezione di coscienza esercitata da
ginecologi, anestesisti e personale medico nel 2010.
Questo basterebbe a far comprendere che non occorre
approvare una mozione in difesa dell’obiezione di coscienza ma che i dati presenti nella relazione
testimoniano l’urgenza di interventi a tutela della attuazione piena della
legge.
Nel Veneto secondo
dati riferiti al 2011, sono state eseguite 6401 interruzioni volontarie di
gravidanza con una riduzione dell’8,7% rispetto al 2007.
A livello regionale, sempre nel 2011, considerando tutte le
strutture ospedaliere venete, sia che eseguano o meno il servizio di IVG, il personale medico (ostetrici e
ginecologi) è composto da 463 professionisti, 377 dei quali sono obiettori.
Quindi lo sono l’81,4% dei medici veneti.
Se si considerano invece solo le strutture ospedaliere che
effettuano il servizio di IVG il personale medico è di 366 persone di cui 285
obiettori (il 77,8 % ).
La conseguenza di questa realtà è che dopo 35 anni la legge 194
non è ancora attuata pienamente
per cui le donne sono costrette o a procrastinare la data dell’intervento o
andare in altre Regioni o all’estero, o ricorrere alle strutture clandestine di
cui la stampa ci dà spesso tristemente notizie.
In questa situazione risulta necessario valorizzare e ridare
piena centralità ai Consultori Familiari, quale servizio di prevenzione per una
maternità libera e responsabile e per
sviluppare un intervento educativo nelle scuole.
Ricordiamo ai Consiglieri la Convenzione delle
Nazioni Unite sull’eliminazione di ogni forma di discriminazione nei confronti
della donna, che prevede nell’articolo 12 che gli Stati parte sono tenuti a prendere “ tutte le misure
adeguate per eliminare la discriminazione nei confronti delle donne nel campo
delle cure sanitarie al fine di assicurare loro, in condizioni di parità con
gli uomini, i mezzi per accedere ai servizi sanitari, compresi quelli che si
riferiscono alla pianificazione familiare”.
A 35 ANNI DALLA APPROVAZIONE DELLA LEGGE 194 NOI CHIEDIAMO LA SUA PIENA ATTUAZIONE !
IL
COMITATO SENONORAQUANDO DI VENEZIA
senonoraquando.ve@gmail.com
venezia 12 giugno 2013
stampa il documento
video "194 sit in Comune di Venezia" di Loredana Spadon
IL CONSIGLIO COMUNALE DI VENEZIA
è composto da 3 consigliere e 43 consiglieri
LA GIUNTA COMUNALE
è composta da 3 assessore e 9 assessori
Speriamo che la doppia preferenza faccia la differenza
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