venezia 13 febbraio 2011

venezia 13 febbraio 2011
VENEZIA 13 FEBBRAIO 2011 - (manifesto - su idea di Chiara Mangiarotti, realizzazione di Giulia Pitacco)

lunedì 2 dicembre 2013

IL 25 NOVEMBRE A VENEZIA



“IL NOSTRO INTERVENTO IN 
CONSIGLIO COMUNALE”
Riconosciamo a  questo Consiglio Comunale e alla Giunta sensibilità e attenzione al tema del contrasto alla violenza sulle donne.
Vedo davanti a me tanti uomini, troppi rispetto alle donne e voglio rivolgermi con queste mie parole in modo speciale a loro.
Oggi è il 25 novembre,  giorno dedicato dall’ONU per l’impegno contro la violenza sulle donne.
Le organizzazioni internazionali lanciano l’allarme ,si attivano  ma rischiamo di ritualizzare questa giornata nella compilazione dell’elenco delle vittime.
Abbiamo salutato felicemente l’iniziativa del Teatro La Fenice  EFFETTO Carmen . Non era pensabile solo un anno fa un’iniziativa come quella tenutasi il 20 settembre.
E la parola femminicidio così criticata da giornalisti e addetti ai lavori?
Ieri alla Stazione S.Lucia e oggi qui in Consiglio Comunale abbiamo voluto portare le scarpe rosse per ricordare dove la parola è nata e perché. A Ciudad Juarez nel Messico , paese che “collezionava” donne uccise.
Il termine “femminicidio” – che il movimento ha contribuito a diffondere – ha una sua cruciale importanza e deve essere adottato dalle istituzioni e dalla società tutta, a significare la comprensione e la metabolizzazione del fatto che le donne vengono uccise “in quanto donne” e non per inesistenti questioni passionali. .........
vedi il documento - clicca il link




















CONSIGLIO COMUNALE SULLA VIOLENZA  CONTRO LE DONNE: 
OCCASIONE MANCATA
Il Consiglio Comunale del 25 novembre 2013, da tempo programmato in forma aperta, che aveva come primo punto al ordine del giorno la violenza contro le donne, è stata una occasione vergognosamente mancata.
Erano state invitate ad intervenire Maria Teresa Menotto, presidente della Consulta delle Cittadine, e Simonetta Luciani, coordinatrice di Se Non Ora Quando Venezia.
Le parole espresse e le proposte formulate dalle due ospiti non sono state assolutamente riprese nel breve dibattito seguito e, invece di approvare una mozione unitaria che valorizzasse l’esperienza avvenuta a Venezia in questi anni e recepisse gli impegni richiesti nei due interventi, l’attenzione dei Consiglieri si è concentrata su quattro mozioni diverse.
Mentre in tutte le Città si manifestava impegno civile, condanna e testimonianza solidale nei confronti delle donne, nel Consiglio Comunale di Venezia si è preferito approvare tra le altre, una mozione, presentata dal consigliere Conte, che in maniera provocatoria e strumentale omologava al femminicidio la politica del figlio unico in Cina.
Incredibile come su un tema così drammatico il Consiglio non sia stato in grado di esprimere in maniera unitaria una posizione forte di condanna della violenza contro le donne, privilegiando invece lo specifico politico in una logica squisitamente partitica.
CONSIGLIO COMUNALE
Ancora una volta abbiamo visto confermarsi la distanza che intercorre tra il Consiglio e le donne della città che chiedevano prese di posizione e impegni concreti per rafforzare le politiche di prevenzione e di contrasto esistenti. Le proposte emerse dagli interventi della Consulta e di SNOQ sono il risultato di un lavoro voluto e sostenuto dal movimento delle donne e dalle tante associazioni che negli anni hanno lavorato anche a fianco di servizi dell’Amministrazione Comunale come il Centro Donna, le cui attività ci sono parse peraltro poco conosciute dai Consiglieri.
Quanto accaduto ci amareggia, segna una frattura e un grave arretramento rispetto alle importanti conquiste ottenute negli ultimi trent’anni; l’atteggiamento tenuto dal Consiglio ci preoccupa e dimostra come l’assenza di un numero considerevole di donne impedisca la piena attuazione di politiche di genere.
Se Non Ora Quando Venezia

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