“IL NOSTRO INTERVENTO IN
CONSIGLIO COMUNALE”
Riconosciamo a questo Consiglio Comunale e alla Giunta
sensibilità e attenzione al tema del contrasto alla violenza sulle donne.
Vedo davanti a me tanti uomini, troppi
rispetto alle donne e voglio rivolgermi con queste mie parole in modo speciale
a loro.
Oggi è il 25 novembre, giorno dedicato dall’ONU per l’impegno contro
la violenza sulle donne.
Le organizzazioni internazionali lanciano
l’allarme ,si attivano ma rischiamo di
ritualizzare questa giornata nella compilazione dell’elenco delle vittime.
Abbiamo salutato felicemente
l’iniziativa del Teatro La Fenice EFFETTO Carmen . Non era pensabile solo un
anno fa un’iniziativa come quella tenutasi il 20 settembre.
E la parola femminicidio così criticata da giornalisti e addetti ai lavori?
Ieri alla Stazione S.Lucia e oggi qui
in Consiglio Comunale abbiamo voluto portare le scarpe rosse per ricordare dove la parola è nata e perché. A Ciudad
Juarez nel Messico , paese che “collezionava” donne uccise.
Il termine “femminicidio” – che il
movimento ha contribuito a diffondere – ha una sua cruciale importanza e deve
essere adottato dalle istituzioni e dalla società tutta, a significare la
comprensione e la metabolizzazione del fatto che le donne vengono uccise “in
quanto donne” e non per inesistenti questioni passionali. .........
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OCCASIONE MANCATA
Il Consiglio Comunale del 25 novembre 2013, da tempo
programmato in forma aperta, che aveva come primo punto al ordine del giorno
la violenza contro le donne, è stata una occasione vergognosamente mancata.
Erano state invitate ad intervenire Maria Teresa
Menotto, presidente della Consulta delle Cittadine, e Simonetta Luciani,
coordinatrice di Se Non Ora Quando Venezia.
Le parole espresse e le proposte formulate dalle due ospiti non sono state assolutamente
riprese nel breve dibattito seguito e, invece di approvare una mozione unitaria
che valorizzasse l’esperienza avvenuta a Venezia in questi anni e recepisse gli
impegni richiesti nei due interventi, l’attenzione dei Consiglieri si è
concentrata su quattro mozioni diverse.
Mentre in tutte le Città si manifestava impegno
civile, condanna e testimonianza solidale nei confronti delle donne, nel
Consiglio Comunale di Venezia si è preferito approvare tra le altre, una
mozione, presentata dal consigliere Conte, che in maniera provocatoria e
strumentale omologava al femminicidio la politica del figlio unico in Cina.
Incredibile come su un tema così drammatico il
Consiglio non sia stato in grado di esprimere in maniera unitaria una posizione
forte di condanna della violenza contro le donne, privilegiando invece lo
specifico politico in una logica squisitamente partitica.
CONSIGLIO COMUNALE |
Quanto accaduto ci amareggia, segna una frattura e un
grave arretramento rispetto alle importanti conquiste ottenute negli ultimi
trent’anni; l’atteggiamento tenuto dal Consiglio ci preoccupa e dimostra come
l’assenza di un numero considerevole di donne impedisca la piena attuazione di
politiche di genere.
Se Non Ora Quando Venezia
Se Non Ora Quando Venezia
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