Ciao Mariella,
amica meravigliosa
Pubblicato su ottobre 15, 2014 da snoqfactory
“Ti sentirai dire che
essere giovani all’inizio del terzo millennio è molto duro. Che troverai lavoro
con difficoltà in un mondo in cui la sicurezza economica traballa. C’è del vero
naturalmente, ma non è la legge di natura. Dipende da ciascuno di noi scegliere
chi ci governa, orientare lo sviluppo e la tutela dei beni comuni, distribuire
la ricchezza in modo da evitare le ingiustizie. E dipende dalle ragazze e dalle
donne battersi per la propria libertà e per una civiltà che le rispetti.
Tocca farlo con gli occhi
aperti e la mente sveglia. Lo sai che a me ha dato un grande sollievo sapere
che altre mi hanno preceduta e si sono battute anche per me? Che non dovevo
inventare la ruota? Almeno da questo punto di vista nessuna ragazza è
nullatenente: tutte hanno un patrimonio da ereditare.”
Mariella
Gramaglia (dall’Introduzione a Nina e i diritti delle donne di
Cecilia D’Elia)
Roma, 15 ottobre 2014
Tatiana Campioni di SNOQ factory ha scritto
Carissime,
Ieri, alla cerimonia in Campidoglio, abbiamo portato un mazzo
di rose a nome di tutte le donne di Se Non Ora Quando?.
E' stato per noi un grandissimo dono della vita poter ragionare con
Mariella su tutto, anche sulla Costituzione.
E' stata di Mariella l'idea di trasferire quelle nostre riflessioni in una
iniziativa pubblica e ora l'impegno per il 31 ottobre e' ancora piu' grande.
Ci scriveva : " “A
noi, donne, la Costituzione, il nostro contratto sociale della contemporaneità
democratica, interessa. E molto. Non solo perché ricordiamo con commozione e
deferenza le 21 pioniere che hanno contribuito a scriverla e sobbalziamo ogni
volta che qualcuno parla di “padri costituenti”, ma perché pensiamo che, benché
redatto da una schiacciante maggioranza di uomini, questo contratto ci
riguardi, segni dei perimetri di diritto che ci stanno a cuore, che almeno
parzialmente ci includono”.
Di seguito vi riporto uno stralcio del ricordo che la nostra Sara De Simone
ha scritto e letto ieri per Mariella.
"La prima volta che ho visto Mariella parlava di femminismo in un
incontro universitario. Mi colpirono le sue parole così chiare, il tono della
voce musicale e una di quelle sciarpette incredibilmente colorate che le
piaceva e sapeva portare.
Non avevo idea che, tempo dopo, i nostri percorsi si sarebbero intrecciati
in un'esperienza importante, nello spazio di pensiero e di incontro di tante e
diverse che è stato Se non ora quando.
Mariella si muoveva con morbidezza epperò diceva sempre la verità. Era
appassionata, lucida, precisamente intensa e intensamente precisa, era acuta,
curiosa, ironica, tutto questo unito ad una gentilezza del tocco,
all'intelligenza del cuore, ad una empatia profondissima che la metteva subito
in contatto con l'altra e con l'altro. Anche se gli anni di differenza erano
molti.
Con Mariella, anche per una giovane donna come me, non si correva mai il
rischio dell'illusione di un rapporto alla pari. Per lei essere alla pari non
era una missione etica, un proponimento, per lei era la normalità. Un'azione
naturalissima, come quella di camminare, di muovere una mano...con la stessa
disinvoltura e immediatezza Mariella si metteva nei panni degli altri sempre
pronta a considerare aspetti nuovi, a scoprire prospettive diverse, sempre
interessata all'umano.
Mi viene in mente quella proverbiale frase di Terenzio: sono umano, nulla
di ciò che è umano mi è estraneo.
E Mariella era così. Niente le era alieno, estraneo. Era una COINVOLTA
della vita, nel senso etimologico del termine: co-involta, avvolta assieme.
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