venezia 13 febbraio 2011

venezia 13 febbraio 2011
VENEZIA 13 FEBBRAIO 2011 - (manifesto - su idea di Chiara Mangiarotti, realizzazione di Giulia Pitacco)

martedì 16 giugno 2015

STATI GENERALI DELLE DONNE VENETO - 194 E NON SOLO


194 E NON SOLO

COMUNICATO STAMPA                                                                       senonoraquando veneto

L’applicazione della Legge 22 maggio 1978, n. 194 Norme per la tutela sociale della maternità e sull’interruzione volontaria della gravidanza ha determinato cambiamenti positivi sul piano della salute e dell’autodeterminazione della donna, ha chiuso il tempo dell’aborto clandestino, umiliante, pericoloso, a volte letale.
In Italia, il ricorso alla  interruzione volontaria di gravidanza è in calo costante, il suo valore è stimato tra i più bassi nei paesi industrializzati, ed è più che dimezzato dall’entrata in vigore della legge.
Per l'obiezione di coscienza si osserva invece il fenomeno opposto.
Negli ultimi 30 anni l'aumento è stato del 17,3%. A livello nazionale, la percentuale degli obiettori di coscienza si è stabilizzata intorno al 70% tra i ginecologi, al 48% tra gli anestesisti, al 43% tra il personale delle attività ausiliarie.

La relazione ministeriale del 13 settembre 2013 è stata ottimista: il numero dei non obiettori appare congruo rispetto al numero degli interventi di interruzione di gravidanza, ma percentuali di ginecologi obiettori di coscienza superiori all’80% sono presenti principalmente nelle regioni del Sud, ma anche nella P.A. di Bolzano, con punte dell’88 % in Campania e in Molise e conseguente riduzione dei servizi dove poter effettuare l’interruzione volontaria di gravidanza (Ivg). (per leggere tutto il documento clicca il link)  https://drive.google.com/drive/u/0/my-drive


Simonetta Luciani      simonetta.luciani@alice.it
                                                                                       
Coordinatrice senonoraquando Venezia      senonoraquandovenezia.blogspot.com   
Referente Se Non Ora Quando Veneto

Empowerment delle donne e sostenibilità delle loro scelte: considerazioni a partire dalla legge 194.
 Se Non Ora Quando Veneto                             
Ci siamo riconosciute nel movimento Senonoraquando per la condivisione degli elementi di forza, fondanti.
Richiamiamo qui il principio delle libertà, della forza e della autonomia delle donne in tutti i campi.
Il nostro è un punto di vista di genere che da lì vuole sviluppare una propria idea del paese, della sua cultura , delle sue istituzioni; l’ondata individualistica degli ultimi decenni ha prodotto una cultura che ha posto seri ostacoli alle idee di libertà e di autonomia femminile.
Il 19 luglio 2012 ci ha colto di sorpresa la discussione di un progetto di legge di iniziativa popolare  presentato dal movimento per la vita nel 2004 e inserito all’odg del consiglio regionale del veneto proprio in quella seduta dopo anni…di sospensione.
I presupposti di partenza esplicati in questo pdl n°3 li abbiamo intesi così in modo succinto: incapacità delle donne ( mamme) a decidere e da salvare  assieme ai loro bambini e inefficacia delle strutture pubbliche che dovrebbero secondo la loro interpretazione dello spirito della legge dissuadere   alla pratica della interruzione di gravidanza.

Dalla discussione in regione è stata promulgata la Legge Regionale  27/2012 “ Disciplinare le iniziative di promozione dei diritti civili e della vita nelle strutture sanitarie e socio-sanitarie”.
(per leggere tutto il documento clicca il link)   https://drive.google.com/drive/u/0/my-drive

Gigliola Tessari                           gigliola.tessari@libero.it

Ginecologa- Psicoterapeuta
Dal 1978 al 2008 specialista ambulatoriale- Consultorio Familiare di Vittorio Veneto (TV)- Ulss 7- Regione Veneto.
Dal 2009- Ginecologa e Psicoterapeuta libera professionista.
Ass. GRIPO Gruppo di Ricerca in Psicoanalisi Operativa.
Ass. AIPCF Associazione Internazionale di Psicoanalisi della Coppia e della Famiglia.
Ass. AIDM Associazione Italiana Donne Medico di Treviso 

Empowerment delle donne e criticità sullo stato di applicazione della legge 194 nella Regione Veneto.
 COMITATI SNOQ  DEL VENETO                           
Sul tema della salute delle donne, si è imposta in questo periodo la questione dell’obiezione di coscienza rispetto alla legge 194; partendo da qui ed entrando nella complessità della discussione che si è aperta, abbiamo compreso che questo è l’emergente di un problema più variegato che condiziona lo stato di applicazione della legge a diversi livelli.
Una ricognizione sullo stato di applicazione della legge 194 ha messo in evidenza alcuni fattori di criticità che vanno oltre a quelli connessi all’ obiezione di coscienza; fattori di criticità meno palesi ma più diffusi che hanno radici nella nostra realtà istituzionale, sociale, economica e che rimandano ad un clima di pesantezza culturale, a stereotipi e pregiudizi in cui siamo immersi.
 La Regione Veneto non si trova nelle condizioni di altre Regioni, che sono in emergenza anche per la possibilità di effettuare l'intervento di IVG; nel Veneto, convenzioni e mobilità di personale non obiettore ne garantiscono la possibilità.
I dati nazionali sul costante calo del ricorso alle IVG, la bassa percentuale di interruzioni di gravidanza tra le giovani parlano chiaro, parlano anche del lavoro capillare di informazione nel territorio e di educazione alla salute sessuale e riproduttiva nelle scuole.

Eppure in questi ultimi anni abbiamo posto l’attenzione su azioni e proposte che abbiamo inteso “di contrasto” alla capacità di empowerment delle donne e insieme di svalutazione dell’attività degli operatori nei servizi sociosanitari. (per leggere tutto il documento clicca il link)  https://drive.google.com/drive/u/0/my-drive

 
 video 8 giugno 2015 - Hotel Bologna

Nessun commento:

Posta un commento